Il Pantanal, Mato Grosso


Il Pantanal, la più grande zona umida della Terra

“Nel Pantanal non si guarda la natura: la si vive, la si attraversa, la si ascolta.”

 

Nel cuore pulsante del Sud America, dove l’acqua detta il ritmo del tempo e della vita, si estende il Pantanal, la più grande pianura alluvionale del pianeta. Un labirinto liquido di fiumi, lagune, savane e foreste sommerse, che si risveglia ogni anno con il ciclo delle piogge e si trasforma in uno degli ecosistemi più ricchi e spettacolari della Terra.

Qui, nel Mato Grosso do Sul e nel Mato Grosso, il Brasile si mostra nella sua forma più ancestrale e selvaggia. Il Pantanal non è solo un luogo: è un respiro lento, una coreografia naturale in cui animali, acqua e luce danzano insieme, seguendo regole antiche come il mondo.

Il regno dell’abbondanza

Durante la stagione delle piogge, tra novembre e marzo, il Pantanal si allaga quasi completamente: fino all’80% della sua superficie può essere coperto d’acqua. Quando le acque si ritirano, da maggio a settembre, rimane un mosaico di habitat perfetti per migliaia di specie.

Capibara, giaguari, caimani, formichieri giganti, cervi delle paludi, scimmie urlatrici, e oltre 600 specie di uccelli: il Pantanal è un paradiso per chi cerca la vita allo stato puro. Nessun altro luogo in Sud America offre così tante opportunità di avvistamento faunistico in un solo colpo d’occhio. Non servono né fortuna né pazienza: basta esserci.

Il silenzio viene rotto solo dal fruscio delle ali di un jabirù, dal gracidio di una rana nascosta tra le ninfee o dal tuffo improvviso di una lontra gigante. Tutto sembra immobile, eppure tutto vibra. È la natura che si manifesta nella sua forma più abbondante, generosa, travolgente.

Un viaggio d’acqua e luce

Le escursioni nel Pantanal si fanno a bordo di canoe silenziose, fuoristrada anfibi o a cavallo, seguendo i sentieri fangosi che attraversano ranch sperduti e fazendas storiche. Alcune posadas galleggiano sui fiumi come nidi sospesi tra le fronde, offrendo tramonti che incendiano il cielo e notti punteggiate da milioni di stelle.

Ogni giorno porta una scoperta: l’impronta di un giaguaro fresca sulla riva, una danza di ibis rossi al tramonto, o un gruppo di tucani che veglia silenzioso dalla cima di un albero secolare.

Il tempo della natura

Nel Pantanal, il tempo umano si dissolve. Non c’è fretta, né rumore, né distrazione. Esiste solo l’istante presente, amplificato da una natura totale e profonda. È un viaggio che non si dimentica perché non parla alla mente, ma ai sensi. Allo stupore. Alla memoria più antica che conserviamo dentro.

Qui si capisce che non tutto può essere raccontato: alcune cose vanno solo vissute, respirate, amate.

 

 
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