Deserto dei Lençois Maranhenses, Brasile
Lençóis Maranhenses: lagune, dune e meraviglia
“Non c’è nulla che somigli a questo luogo nel mondo: un deserto che ama la pioggia.”
Nel cuore dello stato del Maranhão, nel nord-est del Brasile, si apre un paesaggio che sfida la logica e reinventa l’idea stessa di deserto: i Lençóis Maranhenses. Un immenso mare di dune bianchissime che si estende a perdita d’occhio, interrotto da migliaia di lagune turchesi che appaiono solo durante la stagione delle piogge. Il risultato è un sogno liquido, un miraggio che diventa reale sotto il sole tropicale.
L’acqua nel deserto
Qui, la sabbia incontra l’acqua in un abbraccio tanto fragile quanto spettacolare. Dopo mesi di pioggia, da giugno a settembre, il Parco Nazionale dei Lençóis Maranhenses si trasforma in un mosaico di specchi d’acqua purissima, incastonati tra le dune come gemme in una corona. Le lagune più famose – Lagoa Azul, Lagoa Bonita, Lagoa da Esperança – sembrano dipinte da un artista che conosce solo i colori del cielo e della sabbia.
Ogni passo affonda nella polvere bianca del tempo, ogni sguardo si perde tra le onde immobili delle dune modellate dal vento. Camminare qui, scalzi, è un rito: ci si arrende al silenzio, alla luce accecante, alla bellezza disarmante di un paesaggio che non somiglia a nessun altro.
Un mondo sospeso
Il Parco si estende su oltre 1.500 km², ma non è un vero deserto: sotto le sue dune scorre un sottile velo d’acqua dolce, frutto delle piogge abbondanti e del fiume Preguiças che lo lambisce. Questo miracolo ecologico dà vita a un ecosistema unico, abitato da pesci che appaiono e scompaiono con le stagioni, uccelli migratori, e comunità di pescatori che vivono in armonia con i cicli della natura.
Il villaggio di Barreirinhas, porta d’accesso ai Lençóis, è un mondo a parte: semplice, caldo, accogliente. Da lì partono escursioni in 4x4 sulle creste sabbiose, oppure in barca lungo il fiume, tra mangrovie, iguane e tramonti infuocati.
La poesia dell’impossibile
I Lençóis Maranhenses sono un paradosso che funziona, una contraddizione vivente, una terra dove piove nel deserto e dove l’arido diventa acqua. È un luogo che si guarda in silenzio e si ricorda per sempre, dove il tempo non scorre ma ondeggia, come la sabbia al vento.
Non si viene qui per vedere: si viene per credere. Per toccare l’impossibile. Per capire che il mondo ha ancora angoli segreti dove la natura gioca a inventare meraviglie.